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“Ti aspettavo da vent’anni”, mi disse la professoressa mentre terminavo la mia tesi di Laurea. È con questa frase che iniziò tutto. Iniziò un percorso dentro il Femminile alla Facoltà di Scienze politiche a Milano, poi, dopo la nascita di mia figlia, lasciai l’insegnamento di Sociologia e Storia delle donne e iniziai a scrivere. Alcuni libri “Le donne di Dante” (Premio Il Paese delle donne), “Femmes”, “Non è la fine del mondo” e alcune drammaturgie rappresentate sia in Italia che in Francia. Nel frattempo il mio grande amore per James Hillman e la mitologia greca mi portò a specializzarmi in Psicologia archetipica. All’Imaginal Academy, dove ho seguito il corso di Counselling e sono diventata portatrice del Mantra Madre, ho imparato a tenere insieme i più antichi insegnamenti di Oriente e Occidente, a recuperare la grande assente della nostra cultura: l’anima, che non a caso è femmina.
Ho conseguito vari master: Master in Comunicazione e Media presso l’Università di Firenze, Master in Mediazione familiare, presso il Cenaf di Milano, Corso gruppi di parola per bambini e adolescenti presso l’Università Cattolica di Milano, Master in Politiche di genere e cittadinanza presso l’Università di Padova, Corso di scrittura creativa presso il Teatro Verdi di Milano.
Mi sono occupata di network femminili alla Facoltà di Milano Bicocca scrivendo su alcune riviste di settore e partecipando in qualità di relatrice a vari convegni e seminari. Da anni collaboro con la Bertand Gruss Centre de Théatre Musique Art and Thérapie di Parigi. Tengo corsi per le scuole e per il teatro.
Unendo il mio amore per il counselling a quello per la scrittura accompagno, sia in incontri singoli che di gruppo, le persone in un viaggio magico nel regno dell’invisibile, dei sogni, degli avi, un dialogo con l’anima grazie al quale si può approdare a una nuova visione di se stessi. Un percorso dove è possibile, attraverso alcune tecniche di meditazione, sperimentare e apprendere idee mediante uno stato non ordinario della mente e riportare le conoscenze acquisite nella realtà quotidiana. Spesso non siamo noi che abbiamo bisogno di essere curati ma la nostra storia, il modo in cui la raccontiamo. Abbiamo smesso di immaginarla alla luce di grandi idee come la bellezza, il mistero, il mito, il daimon; se recuperiamo questa visione diventiamo capaci di narrare la nostra vita come fosse un meraviglioso poema, una trama che si fa destino in cui gli eventi, gli incontri, i personaggi della propria famiglia, conducono alla scoperta di sé, dei propri talenti, della missione della propria anima. Le grandi storie accadono a chi le sa raccontare.